Pacchetto Milei e smantellamento dello stato
Il pacchetto di leggi di Milei è stato approvato alla camera
La scorsa settimana, è stato approvato dalla camera argentina il pacchetto di leggi ideato dal presidente Javier Milei.
Adesso la partita per la sua definitiva approvazione si gioca in senato, anche se i segnali sono piuttosto incoraggianti. Nonostante il contenuto sia più snello rispetto alla proposta iniziale, che contava oltre 600 articoli, ora ridotti a 300, la sostanza rimane invariata.
Milei, attraverso questa serie di leggi, mira allo smantellamento quasi totale dello stato come organo decisionale, per ridurre l'influenza del potere politico nella vita dei cittadini. Per assicurarsi che questo suo obbiettivo non trovi ostacoli da parte del parlamento (in cui ricordiamo che il partito di Milei "la Libertad Avanza" non rappresenta la maggioranza) si è premurato di ottenere prima di tutto "pieni poteri" in materia amministrativa,finanziaria ed economia.
A tal proposito i giornali di regime non hanno perso tempo nello scagliarsi immediatamente contro questa mossa, sebbene possa considerarsi come il classico esempio di fine che giustifica i mezzi.
Come spiegato in precedenza infatti, il presidente argentino non vuole costituire una dittatura o qualsivoglia regime totalitario, bensì diminuire il peso dello stato nella sfera individuale.
Questo purtroppo è un concetto che sfugge alla stragrande maggioranza degli organi di informazione, soprattutto qui in Italia, e non aiutano a capire chi sia veramente Javier Milei, e cosa stia facendo per migliorare la disastrosa situazione dell'Argentina.
La sostanza è che Milei è diventato presidente nel momento più difficile della storia argentina, con la responsabilità di dovere risollevare un paese quasi completamente al lastrico, benchè adottando soluzioni drastiche e talvolta impopolari: nonostante tutto la strada è tracciata, ed è quella giusta.
Maurizio Mombelli