Lo stato criminale, cerca soldi, ma non vuole ridurre la spesa pubblica
ATTENTI: SE USATE GLI ASSET RUSSI PER L'UCRAINA NOI VENDEREMO I VOSTRI TITOLI DI STATO. L'OCCIDENTE AL BIVIO
É questa la minaccia dichiarata ufficialmente dall'Arabia Saudita fresca esponente dei Brics al G7. E lo ha fatto senza intermediari con un'esposizione diretta del principe ereditario Bin Salman. E la stessa Cina si è esposta più o meno allo stesso modo.
Come più volte detto da molti, ma poco considerato, appropriarsi illegalmente di asset di un paese terzo, costituisce un precedente molto pericoloso E così accade oggi. 280 miliardi sono gli asset sequestrati alla Russia e ai suoi esponenti. Una somma che dovrebbe essere utilizzata per finanziare la guerra dell'Ucraina contro la Russia.
La risposta araba è: volete procedere ? Benissimo, allora noi svenderemo i titoli di stato del G7 in nostro possesso causando il crollo della finanza occidentale fonadata sul debito. Debito ben acquistato proprio da Arabia saudita e Cina. Il debito Usa e della Francia sarebbe il più colpito e significherebbe uno sconquasso di notevoli proporzioni. Senza questi paesi acquirenti sarebbe complicato riuscire a collocare sul mercato una massa di debito di dimensioni abnormi. E se anche si riuscisse sarebbe a prezzi scontatissimi e con tassi alle stelle. Le conseguenze sarebbero devastanti; debito insostenibile, fallimento del sistema finanziario e degli stessi stati emittenti.
Il G7 gioca con il fuoco senza rendersi conto che i Brics sono un'organizzazione non solo commerciale, ma anche politica che si sta muovendo all'unisono. Una struttura capace oramai di camminare da sola; con una propria economia, un proprio fondo monetario e con proprie regole e progetti. In pratica, un'alternativa all'occidente capace di attrarre paesi verso di sè. La recente entrata nei Brics di Arabia Saudita, Iran, Egittto, dimostra la forza dell'organizzazione. E altri paesi hanno fatto richiesta per farne parte dimostrando quanto siano affidabili e attraenti. É un unione forte economicamente (e lo diventerà sempre di più) militarmente e ha una popolazione numerosa e giovane. L'occidente rischia grosso.
Se dovrà rinunciare, dopo le minacce arabe e cinesi, a quei 280 miliardi risulterà perdente per l'incapacità-impossibilità di trovare risorse sufficienti ad alimentare le aspirazioni ucraine. Sarebbe un'esplicita resa e un'acclarata inaffidabilità per tutti quei paesi che vedrebbero, a quel punto, la debolezza occidentale portarli sempre più verso i Brics. D'altro canto se, invece, utilizzassero gli asset russi incuranti delle minacce, rischierebbero un trauma finanziario dal quale sarebbe difficile riprendersi. E tale trauma implicherebbe abdicare al proprio ruolo di leader mondiale consegnandolo di fatto alla controparte.
Ovviamente, difficile che questa escalation dello scontro non abbia effetti anche sui mercati finanziari. Perchè non succeda dovrebbe rientrare tutto come se nulla fosse successo e si fosse semplicemente scherzato. Veramente difficile.
Nicola Argeo Mastropietro